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1. | € 14,00 | EAN-13: 9791254801031 Daniele Giglioli Critica della vittima. Un esperimento con l'etica
Edizione: | Nottetempo, 2024 | Tempi di rifornimento | Nessuna informazione sulla tempistica di fornitura | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 14,00 | Descrizione | Critica della vittima. Un esperimento con l'etica: La vittima é l'eroe del nostro tempo. Essere vittime dà prestigio, impone ascolto, promette e promuove riconoscimento, attiva un potente generatore di identità , diritto, autostima. Immunizza da ogni critica, garantisce innocenza al di là di ogni ragionevole dubbio. Come potrebbe la vittima essere colpevole, e anzi responsabile di qualcosa? Non ha fatto, le é stato fatto. Non agisce, patisce. Nella vittima si articolano mancanza e rivendicazione, debolezza e pretesa, desiderio di avere e desiderio di essere. Non siamo ciò che facciamo, ma ciò che abbiamo subito, ciò che possiamo perdere, ciò che ci hanno tolto. à tempo però di superare questo paradigma paralizzante, e ridisegnare i tracciati di una prassi, di un'azione del soggetto nel mondo: in credito di futuro, non di passato. | Aggiungi al Carrello |
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2. | € 12,00 | EAN-13: 9788822906663 Daniele Giglioli Senza trauma. Scrittura dell'estremo e narrativa del nuovo millennio
Edizione: | Quodlibet, 2022 | Collana: | Saggi | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 12,00 | Descrizione | Descrizione del libroC'é stato un tempo in cui il trauma comportava silenzio, fuga, oblio, dolore e rimozione. Oggi accade il contrario: senza trauma non sappiamo più parlare. Mai la possibilità di subire un trauma nella vita reale é stata tanto messa ai margini come nella nostra epoca. Eppure mai come adesso il trauma viene evocato, desiderato, rivendicato come fattore identitario. Un trauma senza trauma, dunque, o meglio ancora un trauma dell'assenza di trauma: figura di un'impotenza, autodenuncia di una malafede, sintomo di una crisi delle forme e dei linguaggi in cui si riflette e si modella l'esperienza del vivere associato. Qualcosa, in quell'esperienza, fa difetto, e di quel difetto il trauma viene di continuo chiamato a fungere da supplemento, spiegazione, riparazione, motivo non più di vergogna ma di orgoglio. Il saggio di Daniele Giglioli muove dall'ipotesi che molta letteratura del nuovo millennio viva all'insegna di questa situazione: una scrittura dell'estremo che ha nel trauma immaginario la sua prima scaturigine, il suo centro di risonanza più segreto, il suo seme di verità più prezioso. Dei testi convocati a testimoni viene offerta un'analisi puntigliosamente sintomatica, nella convinzione che in una società tutta dedita all'adorazione del feticcio (tra cui quello del trauma senza trauma) e in cui il rapporto con la realtà é interamente requisito dall'immaginario, il sintomo sia già di per sé una critica, un'istanza di verità irriducibile cui bisogna in tutti i modi dare voce. | Aggiungi al Carrello |
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3. | € 14,00 | EAN-13: 9788858120002 Daniele Giglioli Stato di minorità
Edizione: | Laterza, 2015 | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 6-7 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 14,00 | Descrizione | In un esperimento descritto da Henri Laborit ci sono tre gabbie e tre topi.
Alle povere bestie vengono somministrate scosse elettriche. Il primo topo ha
la possibilità di uscire dalla gabbia. Il secondo non può, ma gli è stato
affiancato un suo simile su cui sfogare rabbia e frustrazione. Al terzo
entrambe le alternative sono precluse. Sottoposti a controlli, i primi due non
accusano sintomi. Al terzo vengono invece diagnosticate perdita di pelo,
ipertensione arteriosa e ulcera gastrica: l'impossibilità di agire fa
ammalare. L'esperimento ci turba perché ci rappresenta. Quali sintomi si
manifestano in una società in cui l'azione politica è sentita come impossibile
non perché proibita ma perché ineffettuale, senza esito, svuotata di ogni
concretezza? Dicono i filosofi che l'umano è davvero tale solo se ha la
facoltà di agire politicamente in mezzo agli altri, altrimenti è puro
metabolismo, biologia, animalità. Si può discutere se questo sia vero. Non si
può discutere su quanto sia diventato difficile verificarlo. Certo è che
l'impossibilità di agire ci rende meno umani. | Aggiungi al Carrello |
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